manifesto 13 dicembre 19

 

 

  Biglietto unico € 30,00 

 

Prevendita sul circuito

 vivaticket tagliato

www.vivaticket.it

Call center 899.666.805

 

 

Apertura botteghino Teatro Grazia Deledda

 

 Venerdì 13 Dicembre 2019  dalle ore 16.30

 

 

 


 

 

L’evento «WOODSTOCK LEGACY» 1969 – 2019, si aprirà con l’esecuzione di ”The Star-Spangled Banner” inno degli Stati Uniti, con la quale Jimi Hendix chiuse il festival di Woodstock, eseguita dal suo erede riconosciuto internazionalmente Uli Jon Roth.

Il brano eseguito alla sola chitarra elettrica in completa distorsione, evoca il lancio delle bombe durante la guerra del Viet Nam.Uli Jon Roth degli SCORPIONS con l’esecuzione vuole sottolineare l’attualità di quella storica interpretazione. Percorreremo anche gli anni ’80fino a oggi con Graham OliverThe Saxon – indiscusso creatore di riff rocciosi con il suo stile chitarristico aggressivo, Paul Quinn The Saxon – maestro degli assoli metal melodici, il già citato Mario Schiliro’ - chitarrista storico di Zucchero, Piero Leporale, voce dei tour internazionali di Winnie Apice dei Black Sabbath, Emiliano Polizzi, Marco Polizzi, Archelao Micrillo, Mauro Borsetti, Amedeo Bianchi, il famosoarrangiatore di Eros Ramazzotti, del Festival di Sanremo e pilastro della band di Antonello Venditti.Tutti musicisti tra i session-men più quotati a livello europeo, inoltre ci saranno come special guests The Arthmony.

WOODSTOCK LEGACY, sarà un evento di due ore di musica in un concerto storico e unico.

 

Cinquant’anni della nostra storia: gli anni 60 sono stati un periodo rivoluzionario, in quegli anni abbiamo la rivoluzione agricola, la modernizzazione della Chiesa cattolica, la rivolta degli studenti che porterà al Maggio 68, alla Primavera di Praga, al Primo Uomo sulla Luna e che ha come ultimo atto illusorio il Festival di Woodstock nel 1969. Il movimento Hippie, corrente di contro-cultura degli anni 60 che tra i mille rivoli di idee e desideri, si concentrava sulla lotta pacifica contro tutte le guerre, vivendo appieno la tragedia della guerra in Viet-Nam e con ancora le ferite della seconda guerra mondiale e la presenza della Guerra Fredda. Quel sogno di 50 anni fà resta vivo nei ricordi quasi come un mito. Quello spirito di «Peace and Love» di uguaglianza e rispetto, desiderato e proposto, gli attori di quegli anni ne stavano già vivendo con la realtà di loro stessi la contradizione. I «figli» di coloro che vissero quegli anni capirono subito il fallimento dei loro «padri» e gli anni 70 furono anni dove la sfiducia s’insinuava nella nuova generazione, alcuni si buttarono nel baratro della rivolta violenta e del terrorismo, altri nella droga. Oggi le guerre sono ovunque nel mondo, in forme tragicamente evidenti o drammaticamente silenziose.

Questi 50 anni sono stati incredibili e impossibile non sottolinearli con un evento memorabile.

La maggior parte di coloro che vi parteciparono, oggi non sono più con noi, altri hanno un età che gli frena a intraprendere spostamenti faticosi o si sono ritirati dallo show-bizz e alcuni coprono ruoli differenti nell’ambito della produzione musicale. Saranno i figli diretti di quell’evento a prendere parte al nostro anniversario tributo a Woodstock. Artisti divenuti tali inseguito a Woodstock e che hanno segnato anche loro la storia della musica. Artisti che hanno avuto la possibilità di lavorare con i grandi di quel festival, tra i quali anche il nostro Mario Schilliro’ che ha suonato con il grande Joe Cocker. L’illusione di far parte di un cambiamento epocale, l’illusione che con le parole in musica le guerre sarebbero finite, l’illusione che essere liberi fosse non avere limiti. Woodstock di reale ci ha dato cinquant’anni di musica per sognare.

 

Uli Jon RothThe Skorpions - considerato l’erede di Jimi Hendrix,

Graham OliverThe Saxon – indiscusso creatore di riff rocciosi con il suo stile chitarristico aggressivo,

Paul Quinn The Saxon – maestro degli assoli metal melodici,

Mario Schiliro’ - chitarrista storico di Zucchero, Amedeo Bianchi, pilastro della musica italiana (storici gli assoli di sax per Antonello Venditti, Fabrizio De André, Edoardo Bennato, Eros Ramazzotti, Francesco De Gregori, Alberto Fortis, Fabio Concato, Mina, Adriano Celentano, Jovanotti, Ornella Vanoni, P.F.M., Pooh, Roberto Vecchioni, Al Stewart, Noel Gallagher, Stewart Copeland, Frank Sinatra Jr, Demis Roussos, Deep Purple.

Piero Leporale, Emiliano Polizzi, Marco Polizzi, Archelao Micrillo, tra i session-men più quotati a livello europeo, ci faranno vivere due ore di musica in un concerto storico e unico.

 

 

 

Logo x mail

 

  

 Sito web new1

 

 

  

Visualizza i settori platea/galleria Scarica PDF-

-

Prevendita sul circuito

 

 Vivaticket

www.vivaticket.it

Call center 899.666.805

 

  

  

 

Docenti18app grande

 -

 

 

 

Il 10 e 11 febbraio 2017 la Fondazione Grazia Deledda di Paulilatino rappresenterà l'opera "Don Giovanni" di W. A. Mozart.

Nata dalla collaborazione con il librettista Lorenzo Da Ponte, il Don Giovanni, a 230 anni dalla sua prima rappresentazione, è tutt'oggi un'opera moderna e accattivante.

La vicenda ruota attorno al personaggio di Don Giovanni e al suo desiderio irrefrenabile di sedurre le donne a qualsiasi costo.  All'interno del "dramma giocoso", le parti buffe si alternano a parti serie dando vita a un'opera affascinante dove personaggi dai caratteri così diversi convivono armoniosamente legati dal sublime disegno musicale e drammaturgico mozartiano.

Alberto Bianchi sarà Don Giovanni accompagnato da uno strepitoso castdove spiccano i nomi di Linda Campanella nelle vesti di Donna Anna e Nila Masala nel ruolo di Donna Elvira.

Coro e Orchestra della Fondazione Grazia Deledda sono diretti da Cristina Greco, la regia è firmata da Aldo Sicurella.

 

  

 

 

 PLA0783 PLA0812 PLA0909 PLA0961

   

 PLA067600-25-59 PLA1026 PLA0645 PLA1931 light

 

   

 ____Manifesto Scarica PDF_________

Programma di sala  Scarica PDF_________

Rassegna stampa Scarica PDF

 

 

 

 

MADAMA BUTTERFLY

 

 

Logo x mail

 

 

Cast x sito new. bianco

 

 

Visualizza i settori platea/galleria Scarica PDF-

-

Prevendita sul circuito

 

 Vivaticket

www.vivaticket.it

Call center 899.666.805

 -

A settant'anni dal lancio della bomba atomica sulle città di Hiroshima e Nagasaki, il Teatro Grazia Deledda allestisce l'opera Madama Butterfly di Giacomo Puccini per ricordare la bellezza della città di Nagasaki prima della tragedia a tutti nota che avrebbe portato all'omicidio di massa di milioni di persone con conseguenze devastanti anche sulle successive generazioni.  

Sullo sfondo di una Nagasaki di primo '900 si consuma il dramma di Butterfly.

Butterfly è una storia d'amore e di passione in cui l'ingenuità, la dolcezza, la purezza di Cio-Cio-San si contrappongono al carattere cinico e frivolo di Pinkerton.

La musica, alternando melodie di ispirazione popolare giapponese a citazioni dell'inno americano, sottolinea l'incontro tra due civiltà così diverse: il popolo americano e il popolo giapponese.

L'attesa è una componente drammaturgica essenziale che si perpetua e si sviluppa non affievolendo mai i sentimenti di Cio-Cio-San.

I temi dell'onore, della dignità e della morte completano i tratti di quest'opera che porta alla morte di Butterfly con un accordo finale sospeso dell'orchestra che induce a pensare che il dramma di Butterfly non finirà mai.

Ogni ascoltatore terrà nel cuore in lieta risonanza e "con gelosa custodia" il ricordo della giovane geisha e del porto naturale di Nagasaki di inizio XX secolo.

 

TRAMA

Nagasaki.

Pinkerton, ufficiale della marina americana, sposa Butterfly, una geisha di 15 anni. La giovane non capirà che per il suo sposo è un semplice divertimento esotico e si innamorerà perdutamente del suo marinaio al punto di rinnegare la sua famiglia e la sua religione.

Gli anni passano: Pinkerton è rientrato negli Stati Uniti e si è sposato con una "vera sposa americana", Butterfly, poverissima, nonostante non abbia più sue notizie, l'aspetta, continuando a sperare in un suo ritorno. Ella gli è fedele e spera che un giorno Pinkerton scoprirà che ha avuto un figlio da lei.

Solo tre anni dopo Pinkerton tornerà a Nagasaki ma con la sua nuova sposa. Quando Butterfly comprenderà la situazione, affiderà il figlioletto a Pinkerton nell'auspicio di una vita migliore e si toglierà la vita perchè il figlio non senta il desiderio di colmare il materno abbandono.

 

 

 

IMG 1567IMG 1728IMG 1563IMG 1473

   

Madama Butterfly (2)IMG 2002IMG 1911IMG 1814

   

 

 

 ____Manifesto Scarica PDF_________

Programma di sala  Scarica PDF_________

Rassegna stampa Scarica PDF

 

 

 

 

*

 

 

Logo x mail

 

 

 

MADAMA BUTTERFLY (2)

 

 

Logo x mail

 

 

Cast x sito new. bianco

 

 

Visualizza i settori platea/galleria Scarica PDF-

-

Prevendita sul circuito

 

 Vivaticket

www.vivaticket.it

Call center 899.666.805

 -

A settant'anni dal lancio della bomba atomica sulle città di Hiroshima e Nagasaki, il Teatro Grazia Deledda allestisce l'opera Madama Butterfly di Giacomo Puccini per ricordare la bellezza della città di Nagasaki prima della tragedia a tutti nota che avrebbe portato all'omicidio di massa di milioni di persone con conseguenze devastanti anche sulle successive generazioni.  

Sullo sfondo di una Nagasaki di primo '900 si consuma il dramma di Butterfly.

Butterfly è una storia d'amore e di passione in cui l'ingenuità, la dolcezza, la purezza di Cio-Cio-San si contrappongono al carattere cinico e frivolo di Pinkerton.

La musica, alternando melodie di ispirazione popolare giapponese a citazioni dell'inno americano, sottolinea l'incontro tra due civiltà così diverse: il popolo americano e il popolo giapponese.

L'attesa è una componente drammaturgica essenziale che si perpetua e si sviluppa non affievolendo mai i sentimenti di Cio-Cio-San.

I temi dell'onore, della dignità e della morte completano i tratti di quest'opera che porta alla morte di Butterfly con un accordo finale sospeso dell'orchestra che induce a pensare che il dramma di Butterfly non finirà mai.

Ogni ascoltatore terrà nel cuore in lieta risonanza e "con gelosa custodia" il ricordo della giovane geisha e del porto naturale di Nagasaki di inizio XX secolo.

 

TRAMA

Nagasaki.

Pinkerton, ufficiale della marina americana, sposa Butterfly, una geisha di 15 anni. La giovane non capirà che per il suo sposo è un semplice divertimento esotico e si innamorerà perdutamente del suo marinaio al punto di rinnegare la sua famiglia e la sua religione.

Gli anni passano: Pinkerton è rientrato negli Stati Uniti e si è sposato con una "vera sposa americana", Butterfly, poverissima, nonostante non abbia più sue notizie, l'aspetta, continuando a sperare in un suo ritorno. Ella gli è fedele e spera che un giorno Pinkerton scoprirà che ha avuto un figlio da lei.

Solo tre anni dopo Pinkerton tornerà a Nagasaki ma con la sua nuova sposa. Quando Butterfly comprenderà la situazione, affiderà il figlioletto a Pinkerton nell'auspicio di una vita migliore e si toglierà la vita perchè il figlio non senta il desiderio di colmare il materno abbandono.

 

 

IMG 1567IMG 1728IMG 1563IMG 1473

 

   

 

Madama Butterfly (2)IMG 2002IMG 1911IMG 1814

 

   

 

 ____Manifesto Scarica PDF_________

Programma di sala  Scarica PDF_________

Rassegna stampa Scarica PDF

More Articles...

  1. Cookie policy
 
 
 
Loghi in collaborazione bassi
 

 

INFORMATIVA
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.

Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.